Monetizzare brevi video : scegliere TikTok o YouTube Shorts

Sui social sembra inarrestabile l'ascesa dei video brevi. Sono dinamici, divertenti e si guardano a una velocità sorprendente. I content creator si chiedono sempre come monetizzare i video brevi e, soprattutto, quale piattaforma offre le migliori opportunità: il colosso virale TikTok o YouTube Shorts? Questa decisione può fare una grande differenza nei guadagni e nella crescita della propria comunità.

Entrambe le piattaforme hanno le loro particolarità, i loro sistemi di ricompensa e il loro pubblico. Capire come funziona ciascuno di essi è fondamentale prima di optare per uno, o anche se si considera di utilizzare i due contemporaneamente. 

I video brevi hanno trasformato il modo in cui si scelgono informazioni e intrattenimento. Piattaforme come TikTok e YouTube Shorts sono diventate palcoscenici privilegiati per i creatori che cercano non solo di condividere il proprio lavoro, ma anche di essere ricompensati finanziariamente per questo. La chiave per monetizzare con successo i video brevi risiede, in buona parte, nella selezione del canale giusto per il proprio tipo di contenuto e obiettivi.

Entrambe le piattaforme presentano meccanismi che consentono ai creatori di generare reddito, ma operano secondo filosofie e strutture diverse. Mentre uno può dare la priorità alla rapida viralizzazione e alle tendenze effimere, l'altro può offrire un'integrazione più profonda con un ecosistema di contenuti più ampio. Non si tratta solo di caricare video, ma di capire il gioco della monetizzazione in ogni campo. Bisogna considerare fattori come il tipo di pubblico a cui ci si rivolge, lo stile dei video e la strategia di crescita a lungo termine. Questa riflessione iniziale aiuterà a concentrare gli sforzi in modo molto più produttivo.

Inoltre, le politiche di monetizzazione sono in continua evoluzione. Quella che oggi è una delle principali fonti di reddito, domani potrebbe cambiare o essere integrata con nuove alternative. Pertanto, rimanere aggiornati sui programmi per i creatori di ciascuna piattaforma è un'attività continua se si desidera massimizzare le opportunità di monetizzazione dei video brevi.

TikTok ha rivoluzionato il mondo dei video brevi, diventando un fenomeno globale. Il suo algoritmo, noto per la sua capacità di viralizzare in modo esplosivo i contenuti, attira milioni di utenti e, ovviamente, creatori che cercano un modo per monetizzare brevi video.

Uno dei modi principali è il "Programma Creator Rewards" (precedentemente conosciuto come Creators Fund). Questo programma paga i creator idonei in base alle prestazioni dei loro video, considerando le visualizzazioni qualificate e altri fattori di coinvolgimento. Per partecipare, in genere è necessario soddisfare requisiti come un numero minimo di follower, visualizzazioni negli ultimi 30 giorni ed essere maggiorenni. È importante sottolineare che i pagamenti possono variare in modo significativo e non sono sempre proporzionali al numero grezzo di visualizzazioni.

Un altro modo per guadagnare su TikTok è attraverso “TikTok Pulse”, Un programma di condivisione delle entrate pubblicitarie che consente agli inserzionisti di posizionare i propri annunci accanto ai contenuti più popolari della piattaforma. I creator con un numero significativo di follower (di solito più di 100.000) possono essere idonei a ricevere una quota di queste entrate se i loro contenuti sono inclusi in questa selezione.

Analogamente, i "VIDEO Regali" durante le trasmissioni LIVE sono funzionalità che consentono ai follower di sostenere finanziariamente in maniera diretta. Gli spettatori possono acquistare monete virtuali e inviarle come regali, che si possono poi convertire in denaro reale. Questa opzione dipende molto dalla connessione e dal coinvolgimento che si riesce a stabilire con il proprio pubblico. Infine, le collaborazioni con i marchi e l'influencer marketing sono una notevole fonte di reddito per molti TikToker. Sebbene non si tratti di una monetizzazione diretta della piattaforma, la popolarità ottenuta su TikTok apre le porte ad accordi commerciali.

YouTube, il veterano delle piattaforme video, non è rimasto indietro e ha puntato molto sul formato breve con YouTube Shorts. Il grande vantaggio qui è che Shorts è integrato all'interno dell'ecosistema di YouTube, il che può essere un punto molto favorevole se si ha già un canale con contenuti di lunga durata o se si prevede di svilupparlo.

Il percorso principale per monetizzare i brevi video è attraverso il Programma partner di YouTube (YPP). Dall'inizio del 2023, i creator che soddisfano i requisiti YPP (che includono almeno 1.000 iscritti e 10 milioni di visualizzazioni valide di Shorts negli ultimi 90 giorni o, in alternativa, 4.000 ore di visualizzazioni pubbliche valide su video di lunga durata negli ultimi 12 mesi) possono guadagnare entrate dagli annunci mostrati tra i video nel feed di Shorts. YouTube raccoglie le entrate pubblicitarie di Shorts e distribuisce una parte ai creator che monetizzano in base alla loro quota di visualizzazioni totali di Shorts. Ciò significa che non si ricevono entrate dai singoli annunci nei propri Short, ma una parte del fondo complessivo.

Oltre alla pubblicità, YouTube Shorts beneficia anche di altri strumenti di monetizzazione YPP, come gli abbonamenti al canale (se gli Short attirano spettatori verso i propri contenuti più lunghi e la tua community) e i Super Thanks (precedentemente noti come Applausi), che consentono agli spettatori di mostrare il loro apprezzamento per gli Short attraverso un acquisto una tantum. Questa funzione è simile ai regali su TikTok.

Un altro aspetto da considerare è che il pubblico di YouTube può essere diverso da quello di TikTok, spesso con una maggiore disponibilità a guardare contenuti più approfonditi o educativi, anche in forma breve. Questo può influenzare il tipo di collaborazioni con i marchi che si possono ottenere.

Quindi in conclusione, non esiste una piattaforma universale 'vincitrice' unica per monetizzare brevi video, poiché la scelta ottimale dipenderà dai propri obiettivi specifici, dal tipo di contenuto e dal pubblico a cui ci si rivolge.

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